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lunedì 27 luglio 2015

"PIZZA" CON BASE DI CAVOLFIORE

Durante una sortita in libreria qualche tempo fa, ho adocchiato questo bellissimo libro di cucina vegetariana/vegana... 
Attirata neanche dalla copertina (il libro era infilato tra gli altri e c'era solo questa copia!!!) ma dal dorso!!! :D

Sfogliarlo e innamorarsene e prenderlo è stato un tutt'uno!

Bè, in realtà, l'ho adocchiato in libreria, ma comprato on-line perchè costava decisamente meno.... :DDD

Si tratta di GREEN KITCHEN STORIES di David Frenkiel, Luise e Vindahl; la loro bimba.

La sera stessa, a nanna, me lo sono letto e sfogliato tutto (non chiedetemi a che ora ho spento la luce, non lo so.....) e messo il segno su tantissime ricette da provare... praticamente tutte! :DDD

La prima che ho voluto testare, e che vi suggerisco caldamente di provare anche voi è questa...

PIZZA CON BASE DI CAVOLFIORE
(per una pizza da 30 cm di diametro)

600 g di "cous-cous" di cavolfiore
175 ml di acqua
30 g di semi chia (o 3 uova)
120 g di farina di mandorle spellate
2 cucchiai e mezzo di origano secco
sale e pepe fresco macinato al momento q.b.
olio evo qb (mia "aggiunta")
carta forno
teglia da pizza a bordo basso

forno a 200°

Versare i semi di Chia in una ciotola, coprire con l'acqua e tenere in frigo almeno 30 minuti, in modo che i semi assorbono tutta l'acqua e diventa una massa gelatinosa.
Nel libro dice 15 minuti, ma non basta... :)

Questa è la versione vegana dell'impasto (con i semi di chia e l'acqua), mentre per la versione vegetariana della base della "pizza" sostituire i semi di chia e l'acqua, con 3 uova 

Nettare e lavare il cavolfiore, quindi tagliare le cimette, ricavandone 600 g. e metterle nel frullatore, azionando fino a quando diventerà tutto a pallini piccoli proprio come se fosse cous-cous.
Nel libro lo chiama "riso di cavolfiore".

Trasferire in una ciotola capiente, unire la farina di mandorle, il sale, il pepe e l'origano e mescolare con le mani in modo da distribuire tutto uniformemente.

Fare un incavo al centro e metterci il "gel" di chia (nella versione vegetariana, romperci al centro le 3 uova) e impastare ottenendo un composto compatto e uniforme.

Ungere la teglia da pizza (quella a bordi bassi) con un pò di olio e posizionare il foglio di carta-forno premendo con le mani in modo che rimanga ben attaccato alla teglia.

Versaci sopra il composto e con le mani allargarlo in modo da coprire tutta la teglia in uno strato uniforme (almeno 1 cm, 1 cm e mezzo) e creare anche il bordo.

Di mia iniziativa, ho versato a filo un pò di olio extra vergine sia lungo tutto il bordo che all'interno.

Infornare a 200° nella parte centrale del forno per 25-30 minuti o fino a che appare bella dorata.

Nel frattempo predisporre gli ingredienti per la farcitura della pizza, a vostro piacere.

Nel mio caso ho messo:

200 g di Stracchino (per la versione totalmente vegana, usare uno stracchino vegetale, tipo lo Strachicco)
Asparagi precedentemente lessati
Pomodori ciliegini tagliati a metà e privati dei semi e del loro succo
Olive Leccino in salamoia (scolate e sciacquate)

Quando la base per pizza di cavolfiore è cotta, estrarre dal forno, distribuire sopra prima lo Stracchino, spalmandocelo direttamente con le dita, quindi le verdure o quello che avete scelto, date un giro di olio evo e un pizzico di sale sul tutto e rinfornate altri 5-10 minuti.

All'uscita si può ulteriormente arricchire con verdure crude, come rucola, radicchio a julienne, o tutto ciò che la fantasia vi suggerisce.

E' STRA-BUO-NA!!!!! Prova ne è il fatto che Il Compare ha fatto il bis.... ^^

Ah!!! Come ho fatto io, si può cuocere la base il giorno prima, poi quando fredda, la si copre con carta d'alluminio o pellicola trasparente, si infila in frigo e il giorno successivo, basta accendere il forno, farcire e voilà, in 10 minuti il pranzo è servito! :)

NOTA: 
per il "servizio" in tavola, poichè tende a sbriciolarsi (bè, non è un impasto lievitato, è solo compattato) consiglio di tagliare le porzioni direttamente con una spatola di plastica rigida e poi tirarle su delicatamente aiutandovi, per farle scorrere sul piatto, con un coltello. 

DA RIFARE ASSOLUTAMENTE!



sabato 11 dicembre 2010

DI ERBE E DI LIBRI...

Questa mattina sono andata nella mia erboristeria di fiducia, in quel di Matelica, a cercare i peduncoli di ciliegio per fare il decotto consigliatomi dalla mia Valverde all'inizio di questa "avventura disintossicante"... Fortuna che dovevo andarci subito... :DDD   E comunque, la signora non ne aveva più, così si è messa a spulciare nel suo libro delle erbe e abbiamo trovato, a suo dire, un prodotto che produce gli stessi benefici dei peduncoli di ciliega... ovvero la GRAMIGNA!

Ne abbiamo presi due etti perchè anche il Compare la vuole bere, quando ha sentito nominare "prostata"... :*DDDD 

Parlando parlando, ho chiesto all'erborista che libro usa perchè lo tiene sempre vicino a sè ed è pieno di appunti a matita, petali di fiori essiccati pressati tra le pagine, foglietti volanti... insomma, è un libro vissuto, come piace a me! ^___^  

Così ho scoperto che ne tiene sempre un paio di copie se a qualcuno interessa averlo e... pensate che l'abbia lasciato là vero?! :DDD   E così lo scaffale si è arricchito di questo libro:

NELLE ERBE LA SALUTE (in herbis salus)
di Minardi Anna, Cortesi Michela e Minardi Dr.ssa Irene (ed. Tipolito Commerciale - Bagnacavallo RA)

Purtroppo non riesco a trovarne la copertina sul web, quindi farò la foto al mio appena possibile :)



Bene! Almeno quando andrò in erboristeria, non mi sembrerà più di chiedere erbe marziane... :*D